[it]Ciao ragazzi!
Oggi analizziamo quale sia la potenza di uno strumento spesso poco utilizzato quale è il Dodge and Burn su Photoshop. Per chi non fosse familiare con la cosa, il Dodge consiste nello schiarire (mi sembra che in italiano l’abbiano tradotto con scherma), e il Burn nello scurire (in italiano tradotto giustamente con brucia).
Quando noi schiariamo e scuriamo parti della foto, andiamo ad aumentare il contrasto della stessa. Nel processo di Dodge and Burn l’obiettivo è di andare a schiarire e scurire parti specifiche della foto, che scegliamo noi, tramite l’utilizzo di pennelli. Questo fa sì che il risultato sia molto diverso da quello che si può ottenere aggiungendo contrasto generale alla foto (ad esempio aumentando il cursore del contrasto o impostando la classica curva ad S). Il risultato del processo di Dodge and Burn è che aumenta molto il microcontrasto della fotografia, e se ci concentriamo solo su una parte, aumenterà solo di quella parte, lasciando il resto “piatto” (il che può portare l’occhio di chi guarda la foto a cadere sulla zona più contrastata).
Per raggiungere lo scopo ci sono vari metodi, dall’utilizzo degli specifici strumenti di photoshop chiamati dodge e burn, all’utilizzo di curve, al livello grigio in soft light. Per chi volesse maggiori dettagli, purtroppo dovrà aspettare un po’, ma prima o poi farò anche dei filmati sull’uso di photoshop 🙂
Ho voluto applicare su una foto del book di Giada questa tecnica. Potete passare il mouse sopra l’immagine per vedere il prima e il dopo.
A parte una leggera colorazione (un po’ di giallo e di verde), ho solo utilizzato questo processo di Dodge and Burn, e come vedete la foto ne guadagna molto. E’ un processo lungo da fare (soprattutto sui ritratti in primo piano), però può dare veramente grandi soddisfazioni e cambiare l’aspetto di uno scatto.
Che ne dite? qualcuno di voi lo usa spesso? e per cosa lo usate?
Alla prossima!
Stefano[/it][en]Not available in english[/en]
Ciao Ste,
io la uso poco…
più che altro lavoro in studio ed uso altre tecniche di fotoritocco..
Questa tecnica secondo me è più utile in scatti all’aperto come questo, dove si possono valorizzare molti più aspetti..
Però mi è capitato di usarla e con un risultato accettabile…
La tua foto mi piace, soprattutto i contrasti tra ombre luci, personalmente avrei usato un pochino meno verde/giallo….
Continua cosi!
P.S.: se fai anche tutorial (seri) su photoshop ti vengo a stringere la mano (sul serio)!!!
Ciao!
Ciao Stefano,
interessante davvero l’uso di questa tenica sull’intera immagine, proverò…
Io quello strumento l’ho sempre utilizzato nei particolari, spesso uso il dodge sugli occhi nei ritratti. In alternativa al burn uso più spesso il pennello di regolazione su CR o LR, giocando con esposizione e contrasto.
Per quanto riguarda la foto mi piace, composizione e background interessante. Mi ha fatto venire in mente un libro letto di recente, carino, che ti consiglio: Available Light di Don Marr (presa versione ebook su amazon), si legge in poche ore e tratta in modo semplice la gestione della luce ambiente nei ritratti.
Saluti dall’Australia 😉
Ciao, Stefano sempre i mie complimenti, uso spesso Photoshop anche se non sono molto bravo, ma questa tecnica la uso per schiarire gli occhi quando converto i ritratti in bianco e nero. saluti.
Io uso spessissimo l’analoga funzione di Aperture (Highlights & Shadows) per far emergere quello che c’è luci forti e che inizialmente può sembrare bruciato, a volte su tutta l’immagine e altre volte in modo selettivo. E’ pesante da usare, ma se non si esagera i risultati sono molto buoni e naturali.
Faccio una piccola nota finale. Il termine “schermare” usato da Photoshop è corretto perché questa funzione riprende concettualmente le operazioni di schermatura che si usa fare in camera oscura per schiarire le ombre o scurire le luci sulle stampe analogiche.
A me piace da matti e secondo me nei ritratti va SEMPRE usato. Cambia tantissimo la foto, sistemando le ombre e le luci insomma dà quella tridimensionalità che spacca.
Rafael
Ciao Stefano, io ultimamente la uso spesso questa tecnica.
Vedo che tu l’hai applicata a tutta la foto, invece io solitamente preferisco applicarla solo al soggetto per farlo risaltare maggiormente sullo sfondo. Di solito cancello le parti dello sfondo con il pennello B 50%. Bello scatto comunque 🙂
Variando così molto i colori della foto non si evince il dodge and burn. Riprova e metti un post dove possa essere significatamente rilevato.