[it]Ciao ragazzi!!
Non ci crederete, ma finalmente è arrivato l’ottavo video della guida italiana per lampisti!! Ho finalmente trovato il tempo di girarlo con Fabio e Valentina, che come sempre sono stati gentilissimi ad aiutarmi!
L’argomento di oggi è “gli stili di illuminazione”. Vi spiegherò come ottenere un broad, un loop, un rembrandt, uno split, un butterfly e un copy lighting!!
Qui sotto dopo il video ci sono le foto di esempio per vederle meglio 🙂
Come sempre attendo commenti, consigli e qualsiasi cosa vogliate dirmi! Il mio blog vive solo se anche voi interagite! ^_^
Alla prossima! Buon 2012!
Stefano[/it][en]Hi guys!!
You won’t trust, but finally the 8th video of the italian guide for strobist people has come!! I have finally found the time to make this video with the help of Fabio and Valentina, who have been kind to help me again!
Today’s topic is “lighting styles”. I will explain to you how to obtain a broad, a loop, a rembrand, a split, a butterfly and a copy lighting!!
After the video you can see the example photos in order to better understand 🙂
As usual I wait for comments and advice!
Enjoy a good 2012!
Stefano[/en]
Prima di tutto complimenti per la chiarezza di come tratti gli argomenti ,ma vorrei chiedere , a proposito dell’ultimo video # 8 le impostazioni della fotocamera tempi diaframmi iso.Inoltre, il flash on camera sparava in alto per comandare gli altri due nei rispettivi soft box? i flash in questione sono tutti dello stesso modello ?
Per finire se cortesemente potresti indicarmi il sito dove posso acquistare i filtri gel per il flash.
Nel ringraziarti ti auguro un felice anno nuovo.
Ciao tony!
Innanzitutto grazie per il commento.. Allora in ordine:
1) la macchina era impostata a iso 100, f4 e tempo 1/160, ma per queste cose c’é già in preparazione un video apposito! (sarà il video 9, devi solo attendere qualche giorno prima che lo pubblico)!! 🙂
2) il flash on camera serviva solo a comandare gli altri due nei softbox, ma non dava contributo alla luce della foto
3) il flash on camera è un canon 580exII, mentre quelli nei softbox sono dei 430exII
4) per i gel ti suggerisco di ordinare quelli gratuiti della Lee.. Trovi le informazioni su come ordinarli alla mia pagina sul blog relativa all’episodio n. 7!!
Grazie a te per la visita e buon anno anche a te!
Attendevo con ansia questo nuovo video … complimenti sempre chiarissimo nella spiegazione !!
Domani mi metterò subito all’opera ! 🙂
Grazie marco! Sono contento ti sia piaciuto!!
Bravo come sempre!
Molte cose le avevo già provate per conto mio, ma mi piace il tuo modo di esporre gli argomenti e fa sempre bene ripassarli con maggior chiarezza.
Ho solo due dubbi stupidissimi e un suggerimento per una nuova lezione:
1) Il flash on camera serve per far partire gli altri due e dici che non influisce minimamente sulla luce globale. Come mai? Il rimbalzo sul soffitto non potrebbe dare una schiarita generale al tutto? C’è forse un ritardo da parte degli altri due flash che “aspettano” che quello on camera si spenga del tutto?
2) vedo che scatti con la stanza ben illuminata; capisco che con il flash non si potrebbe fare altrimenti, ma questo non crea una limitazione nel controllo (maniacale) della luce? Io ad esempio utilizzo la luce continua, stessi sistemi, ma quando scatto l’unica luce presente è quella del faretto, il resto è tutto al buio… sbaglio a fare una cosa del genere?
3) sarebbe bella un’altra lezione come questa, ma considerando sistemi di illuminazione su fondali bianchi o chiari.
Grazie di tutto,
a presto e buon anno!
ciao!! grazie mille per i complimenti, che fanno sempre piacere 🙂
ti rispondo nell’ordine:
1) il flash master ho settato dal menu che sia disattivato, nel senso che comandi solo gli altri ma non dia contributo (c’è un’iconcina sul 580ex dove praticamente vicino al disegno del flash fai uscire tre raggetti o no.. se escono significa che darà contributo, se no comanderà solo).. precisamente non so cosa faccia, cioè se dia solo un colpetto a potenza minima oppuregli altri due scattino leggermente dopo.. bisognerebbe chiedere agli ingegneri Canon, ma mi fido che se si disattiva effettivamente non dia un contributo 🙂
2) e 3) La stanza è ben illuminata, ma la luce ambiente non influisce minimamente sull’esposizione.. proprio a proposito di questo ho girato il nono episodio, che pubblicherò a breve, che spiega esattamente questo! attendi giusto qualche giorno che lo elaboro e poi lo pubblico!
Grazie a te per il supporto!
buon anno!!
Mitico Stefano, complimenti, molto chiare le lezioni finora… forse quella che avrà il #9 era il caso di farla un po’ prima… visto che personalmente ancora non ho capito come fai a pre-impostare tempi/diaframmi/iso rispetto alle potenze dei flash per ottenere immagini correttamente esposte 🙂
Gradirei sapere se secondo te ha senso usare i sistemi proprietari (Canon, Nikon, ecc) per comandare gli slave oppure spostare l’attenzione su trigger esterni… ed in questo caso quali 🙂
Grazie ancora, buona fine e miglior principio
Cristiano
Grande Stfano, aspettavo con ansia l’ottavo epiosodio,effetivamente ne valeva la pena sempre molto chiaro nelle spiegazioni, complimenti.
Anch’io ho già fatto delle prove ma devo ammettere che conoscevo (si fa per dire) solo la gestione della luce Rembrandt,con le altre mi muovevo un pò a caso.
Se posso vorrei farti una domanda prorio sulla gestione della luce Rembrandt;a quanti gradi va posta la fonte luce dal soggetto ?
Tanti Auguri Buon 2012 pieno di click
Fabio Contardi
ciao!!
Hai ragione forse la 9 andava fatta prima.. ma va beh dai pochi giorni e arriva! 🙂
Allora, a mio parere i sistemi proprietari sono molto potenti (soprattutto il nikon, ma anche il canon si difende bene!), però prima bisogna imparare bene in manuale con i trigger.. solo in seguito bisogna imparare quelli proprietari perchè avendo degli automatismi in realtà sono più difficili da gestire..
Pertanto il mio consiglio è iniziare con i trigger (anche economici come i miei cactus V4) e poi solo dopo studiare i sistemi proprietari.
Aggiungo che è prevista una puntata sul sistema proprietario Canon.. ma ho bisogno di due telecamere, non so quindi quando riuscirò a realizzarla..
Grazie mille a te che mi segui!! Buon 2012 anche a te!!
Ciao!! Grazie mille!!
Guarda, ci saranno anche i gradi precisi, però non li so, nel senso che io provo e tipicamente mi viene un loop.. a quel punto lo muovo fino a quando non si trasforma in un rembrandt..lo so non è precisissimo, ma mi sembra inutile mettersi lì a misurare col goniometro 🙂
Tantissimi auguri anche a te Fabio!!
Ci sentiamo nel 2012 😀
Complimenti anche per questa puntata ! Ormai questa fame atavica di lezioni non si placa più ! Buon 2012
Ti ringrazio di tutto, adesso guardo il numero 9! 😉
Ciao,
so che quanto sto per scrivere è antipatico, però con “luce a farfalla” non s’intende ciò che illustri nel video. La luce a farfalla si ottiene con una sola fonte luminosa posta frontalmente al soggetto e con un’altezza tale che sotto il naso ci crei un’ombra che ricorda la forma di una farfalla; eccone un esempio: http://thecastlephotography.com/wp-content/uploads/Blog-Butterfly-light-13.jpg
Poi, se si vuole, si può aggiungere una schiarita (in questo caso dal basso) per ridurre il contrasto, ma questo vale per qualsiasi schema di luce.
ciao,
innanzitutto grazie per la nota. Sul fatto che il nome derivi dall’ombra hai perfettamente ragione, tuttavia io per il butterfly ho letto sempre ovunque che deve esserci la seconda luce sotto.. Per questo episodio mi sono basato sul libro SPEEDLITER’S HANDBOOK scritto da SYL Arena, nel quale dice esplicitamente che ci va anche la seconda per il butterfly.. poi sinceramente, come ti ho detto precedentemente, butterfly l’ho sempre vista con due catchlight.
Tuttavia hai fatto bene a specificare.. scriverò sotto il video su youtube una revisione dato che il video non lo posso più modificare 🙂
Grazie!
Ciao Stefanone, Ottimo Lavoro, come sempre 😉
Un saluto a presto
Davide
Ciao Stefano, scusami ma quella che tu chiami CatchLight non dovrebbe chiamarsi HighLights o tradotto brutalmente in italiano Alteluci?
no no si chiama proprio catchlight, ed è la lucina bianca negli occhi 😉
Ma in pratica sono la stessa cosa, di solito le avevo sempre sentite chiamare HighLights, forse è il contesto che è diverso.
Molto probabilmente in fotografia si chiamano Catchlight e in ComputerGrafica vengono chiamate Highlights…
che io sappia le highlights sono qualsiasi luci alte, cioè dove si è vicini al 256.. mentre la catchlight è solo ed unicamente quella nell’occhio.. poi ognuno la può chiamare come vuole 🙂
Ecco! Era proprio nello specifico che si chiama CatchLight, bene ho imparato un’altra cosa in campo fotografico 😀
Complimenti! Stile semplice, fresco ed essenziale. Un riferimento e…..sei sul mio blog! Grande! 🙂
grazie per il link sul tuo blog! 🙂
Complimenti per i tutorial video riguardo all’uso dei flash. Sono molto utili e pratici.