Cosa leggo?
Ecco cosa hai scelto di approfondire!Creative 52: Weekly projects to invigorate your photography portfolio
Di Lindsay Adler (testo in inglese)
- Contenuti
- Leggibilità
- Livello (base/avanzato)
- Valutazione complessiva
Numero pagine
Prezzo (€)
Recensione
Per chi non la conoscesse, Lindsay Adler è una fotografa di livello altissimo, e vi invito seriamente ad andare a vedere il suo sito. Lei fondamentalmente lavora nell’ambito del fashion, e in quell’ambito se non si riesce ad inventarsi sempre qualcosa di nuovo la ripetitività è dietro l’angolo. Questo libro, piccolo ma denso di materiale interessantissimo, vuole essere un aiuto ai fotografi per provare a percorrere strade nuove e rinvigorire il proprio portfolio seguendo 52 strade diverse (una a settimana per un anno).
Ma partiamo dall’inizio: nell’introduzione del libro la Adler racconta di quando anni fa un giorno portò il suo portfolio stampato ad un editore, che glielo restituì garbatamente dicendo “io ricomincerei dall’inizio”. Lei non si capacitava della sua frase, ma poi capì che l’editore aveva ragione. Tutte le foto erano belle, ben composte, con belle pose dei soggetti, ma nulla era veramente originale ed eccitante. Il portfolio, per quanto ben fatto, era uguale a quello di altre dozzine di fotografi che venivano sottoposti all’editore ogni giorno.
E fu così che la Adler cominciò un progetto che le cambiò la vita: per ogni settimana avrebbe scattato una singola foto (beauty, ritratto, nudo, editoriale, etc) che si distinguesse per originalità e creatività. In un anno collezionò così 52 foto che sostituirono completamente il proprio portfolio e da lì partì la sua sfavillante carriera fotografica.
Nel libro non vengono analizzate queste 52 foto, ma vengono date 52 “ricette” ottenute nei vari anni lavorativi dalla Adler per ottenere qualcosa di creativo. Queste sono divise in 3 parti:
1) Concetto: le foto devono rappresentare più di un semplice scatto, devono caratterizzarsi per un concetto. Alcune delle “ricette” in questo capitolo sono ad esempio crea una foto basata su un singolo colore, racconta una storia, usa lo spazio negativo, mostra il tempo, il cambiamento e la trasformazione etc.
2) Tecniche: vengono suggerite varie tecniche per provare ad uscire dal proprio guscio di sicurezza fotografico e creare quindi scatti innovativi, creativi. Alcune delle “ricette” sono ad esempio: usa i gel, usa la luce nera, scatta attraverso un cristallo etc.
3) Post-produzione: per creare qualcosa di innovativo a volte può essere utile scomodare Photoshop. La Adler ci dà alcune ricette come: sii creativo con i pennelli, aggiungi una texture, prova un composite etc.
Ognuna di queste “ricette” come le ho chiamate in questa recensione è corredata da tantissimo materiale utile. In primo luogo vengono dati sempre almeno 3 o 4 nomi di artisti famosi che hanno utilizzato quella tecnica, così da poter avere un esempio di persone che sono veramente ferrate in quello. Già solo per questo il libro vale l’acquisto: se uno ha la pazienza di andare a vedere tutti i siti riportati può espandere i propri orizzonti fotografici in maniera esaltante. Dopo questo rimando ad altri fotografi la Adler spiega come ha affrontato lei quel tema, e nel farlo vi riporta un po’ di dati utili (compresi anche gli exif dei suoi scatti e il posizionamento luci).
Non ho saputo collocare questo libro in una categoria precisa di quelle delle mie recensioni (Lampista, Fotografia Generale, Portfolio, Fotoritocco), e così l’ho posizionato in tutte, perchè veramente affronta ognuno dei temi principi in cui ho deciso di attuare la divisione delle recensioni.
Mi sono dilungato abbastanza su questa recensione, ma l’ho fatto perchè volevo farvi capire come, nonostante il prezzo contenuto, questo libro sia veramente un must have per ogni fotografo. Personalmente l’ho trovato uno dei libri più utili che io abbia mai letto e mi ha portato a pensare tanto.. mi ha chiarito quello che pensavo da un po’ di tempo ma a cui non avevo mai dato una forma: spesso non sono soddisfatto di cosa produco, come penso tantissimi di noi fotografi. Spesso la foto è carina, è ben composta, la luce è buona, il lavoro di post-produzione pure.. ma non c’è niente che fa gridare al miracolo.
E’ troppo facile fare foto tutte uguali, che magari piacciono, però non danno alcuna spinta a migliorarsi o a cercare di esplorare nuovi orizzonti. Spesso rimaniamo chiusi nel nostro guscio di sicurezza e sappiamo che se continuiamo a fare foto come abbiamo sempre fatto verranno sempre meglio, ma la creatività è diversa: è creare qualcosa di nuovo, esplorare nuove tecniche (sia in fase di scatto che in postproduzione), cercare di rappresentare un concetto più profondo, non solo una bella figliola in un bel paesaggio. Ora, non dico di arrivare a fare come lei, che ha stravolto tutto cosa aveva fatto prima e ha seguito questo progetto con tenacia.. questo perchè purtroppo ci si scontra spesso contro gli impegni della vita, che per alcuni sono più pressanti che per altri. Però è una grande spinta a realizzare ogni tanto qualcosa di creativo, qualcosa di nuovo, seguendo i suoi suggerimenti, o facendo per conto nostro. Se poi uno riuscisse a farlo in maniera continuativa, beh, sicuramente non potrà che averne dei vantaggi.